Quando, non se.
E' solo una questione di tempo prima che i limiti geografici del GuinnessPro14 si espandano ulteriormente.
Il CEO Martin Anayi ha dichiarato alla stampa inglese ed irlandese che ritiene sia questo il momento migliore per vagliare le tante offerte ricevute dall'altra parte dell'Atlantico. La probabile new entry potrebbe essere infatti una squadra statunitense appartenente alla East Coast.
Diversamente dall'avvia Premiership o il Top14, il Pro14 non si è mai posto limiti geografici e da quando Anayi si è insediato con la nomina di amministratore delegato (2015) ha messo in atto la filosofia espansionistica della lega accrescendone la posizione economica e commerciale.
L'obiettivo dietro la sua ardita strategia di marketing è quello di arricchire il campionato di merito e popolarità, creare un ambiente più competitivo e interessante per tutte le squadre del torneo. Lo sguardo allora è rivolto ai mercati primari del settore, vere e proprie fonti di considerevoli guadagni in termini di consumatori, pubblicità e sponsor.
Questa mossa di mercato rappresenta una svolta audace a livello commerciale, una rivoluzione di tutto ciò che è stato fino ad ora il massimo torneo europeo, a cominciare dall'aggiunta delle due franchigie sudafricane, lo scorso Agosto, che ha contribuito a ridarne lustro.
Il punto chiave dietro questa filosofia espansionistica è far riferimento sempre ad un modello completamente diverso dalle altre leghe.
"Inglobare i Kings e i Cheethas nel nostro campionato sta rinnovandoci nel gioco e nel mindset, non dovremmo dunque fermarci ora. Pensiamo invece di espanderci ulteriormente e di essere sempre più innovativi. Fra qualche mese siamo sicuri che raccoglieremo già i primi frutti del cambiamento." Martin Anayi, GuinnessPro14 CEO.