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SERIE A - COLORNO, COACH PRESTERA: 'ALLENO SIA GLI UOMINI CHE LE DONNE, MA LAVORIAMO ALLA PARI&#


Cristian Prestera, assistant coach della prima squadra del Colorno maschile. Nel primo match della seconda fase del campionato avete perso in casa del Verona. A bocce ferme, come valuterebbe questa partita? "Sicuramente Verona è una squadra di assoluto valore, che sta lavorando anche per andare in Eccellenza, una compagine completa in tutti i reparti, e sicuramente in casa danno sempre qualcosa in più. Noi abbiamo fatto una buona prestazione, ma abbiamo commesso qualche errore verso la fine, il che ci ha fatto perdere l'incontro. La vittoria dei veronesi è stata meritata, perché sono stati più cinici durante tutta la gara". Domenica 28 gennaio affronterete in casa il Petrarca Padova, che sono reduci da una vittoria, contro Valpolicella. Con che spirito andrete? "Lunedì e martedì abbiamo lavorato sugli errori che abbiamo fatto contro Verona, abbiamo studiato anche il Petrarca, ed i ragazzi, tantopiù che giocheranno fra le mura amiche, avranno sicuramente tanta voglia di rifarsi e di far vedere il proprio valore". Lei è anche head coach della prima squadra femminile, che ha realizzato un piccolo record: undici vittorie consecutive, l'ultima delle quali contro Cogoleto & Province dell'Ovest. Dove pensa che arriverà questa squadra, con un ruolino di marcia così importante? "Indubbiamente è una squadra che ha molta fame, perché ha voglia di rifarsi nei confronti della finale scudetto persa l'anno scorso. E' un gruppo che sta lavorando insieme da tre anni, pertanto, tutto quello che stanno ottenendo insieme come risultati, è frutto di grande impegno, perché è un team di ragazze che, oltre agli allenamenti serali, si allena anche al mattino, effettuando sia lavoro fisico, in palestra, che di tipo tecnico, quindi questo è il risultato di un ottimo lavoro effettuato negli ultimi tre anni". Domenica affronterete in trasferta il Benetton. Che tipo di gara si prefigura? "Il Benetton è una squadra che, negli ultimi anni, sta facendo un ricambio generazionale. Hanno perso giocatrici importanti, alcune anche facenti parte del giro della Nazionale, e con questo ricambio fanno fatica a trovare continuità nel gioco. Ciononostante, a Treviso mi aspetto una partita tosta, a livello fisico, come lo sono tutte le squadre venete. Ma noi siamo pronti, è una partita in cui vogliamo fare bene". Nello scorso match mancavano ben sei giocatrici importanti (Boledi, Campanini, Sberna, Sillari, Tounesi e Violi, n.d.r.). Questo è probabilmente l'unico neo di questo periodo per il resto favorevole. "Negli ultimi nove mesi, in effetti, abbiamo sofferto parecchi infortuni, che hanno interessato ragazze le quali sono, appunto, importanti per l'ossatura della squadra. Ma la cosa più importante è che, con il lavoro di questi ultimi tre anni, si è creato un gruppo molto, molto omogeneo, che ci permette di essere sempre competitivi". In qualità di allenatore sia della squadra maschile che di quella femminile, quali differenze ha notato di approccio al rugby tra uomini e donne? "Non è una questione di approccio, e neppure di metodo. Io cerco di lavorare e di dare il meglio, di essere molto professionale con tutte e due le squadre. La preparazione e l'analisi delle partite, le gare che andiamo a giocare, il lavoro sugli errori commessi durante gli incontri, tutto questo lo faccio tanto con la squadra maschile che con quella femminile. Quindi, diciamo che, come approccio, non è diverso. Anche se le ragazze hanno un po' qualche limite per quanto riguarda l'impatto fisico, devo dire che anche lì lavoriamo alla pari".

(foto: sito Rugby Colorno)

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