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Il Verona Rugby cade sul campo di Noceto per 26 a 20


Il Verona Rugby deve incassare la prima sconfitta della Poule Promozione della Serie A dopo le due vittorie consecutive con Colorno e Valsugana. Sconfitta amara, ma che ci sta tutta quella maturata ieri sul terreno umido di pioggia del ‘Nando Capra’ parmense, sia per i meriti dei gialloblu nocetani che per i demeriti scaligeri. Indebolita da assenze pesanti in mischia (Furìa, Riccioli, Artuso, Galliano), a fronte di un Noceto motivatissimo, molto fisico e aggressivo, solido in mischia e indemoniato negli impatti e nei punti di incontro, la formazione veronese è apparsa per lunghi tratti poco intensa e carente di vis agonistica, ondivaga nelle scelte tattiche e penalizzata da diversi errori tecnici e da indisciplina. Non sono bastati, così, un ottimo inizio e venti minuti finali dominanti per rovesciare l’esito delmatch. L’inizio sorride agli antracite, nelle cui file fa il suo esordio l’estremo irlandese Conor. Dopo aver bussato due volte con la mischia da touche ravvicinate, Verona trova una magnifica meta con una grande giocata al largo. Rimessa laterale perfetta, McKinney lancia Pavan che buca in velocità la linea nocetana, punta l’estremo e serve Beltrame che vola tra i pali. Facile conversione e 0 a 7 al 12’. Verona muove ancora l’ovale, si rende ancora pericolosa con Beltrame, sembra poter gestire bene il match. Invece, improvvisamente si spegne e Noceto va in crescendo. La mischia chiusa inizia a soffrire maledettamente, Noceto alza il ritmo, martella con le cariche attorno al pack – evitando saggiamente aperture al largo – e guadagna metri e punizioni su di una difesa antracite in affanno, povera di placcaggi efficaci. In un quarto d’ora così Noceto passa tre volte sempre di forza, con l’ala Passera (favorita da un velo ai limiti di Carritiello), e le terze Barbieri e Berghenti e segna 19 punti sul tabellone. Verona con due piazzati di McKinney resta in qualche modo aggrappata al match e si va al riposo sul 19 a 13. In avvio di ripresa si spera in una reazione scaligera e invece è ancora Noceto a tenere la barra, tenendo il baricentro nella metà campo veronese e trovando di potenza con Singh – meritatamente man of the match – la quarta segnatura che porta lo score sul 26 a 13. Nel momento della deriva, Verona però si scuote. Dalla panchina – con gli innesti di Mariani, Quintieri e Girelli, oltre al già subentrato Rossi - arrivano finalmente scariche di energia e gli antracite si rovesciano in avanti. Sono scaligere ora le folate offensive, con Noceto che soffre ma che continua a difendere con ardore. A sei minuti dal termine, dopo un lungo multifase, Verona timbra con Montauriol – sempre bravo – e con la trasformazione di McKinney si porta a meno sei, sul 26 a 20. Il finale si fa palpitante. Verona preme a cercare la meta che potrebbe rovesciare tutto, ma prima un placcaggio di incontro su Braghi di Singh a stoppare una pericolosa azione al largo e poi il rosso comminato a Pavan per un placcaggio irregolare sempre su Singh sembrano chiudere il match. Invece una punizione conquistata da Spinelli porta con il piede di McKinney ad avere una touche a cinque metri allo scadere. La conquista dell’ovale è però imperfetta, il drive parte stentato, arriva a due metri, ma viene arrestato da Noceto. Sulla successiva mischia il pack nocetano resiste e riesce a spedire in rimessa laterale. A Verona resta solo il punto di bonus difensivo.

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