'Attacking rugby', il nuovo stile delle Zebre secondo coach Bradley
L’allenatore delle Zebre Rugby Michael Bradley crede che il rugby italiano abbia finalmente cambiato pagina dopo la vittoria combattiva giunta contro il Connacht all’ultima giornata di Guinness PRO14. L’head coach della franchigia con base a Parma ha parlato al sito internet del Guinness PRO14 dopo il trionfo allo Sportsground, primo in Irlanda per le Zebre, ma anche secondo loro successo consecutivo in campionato contro la squadra irlandese. “Attacking rugby”: due parole che condensano il mantra offensivo del XV del Nord Ovest, il quale con la vittoria di Galway ha potuto superare il record di successi ottenuto in campionato nella scorsa stagione, fermo a tre. Secondo Bradley la chiave della vittoria è stato il fluido gioco alla mano dei bianconeri, un’interpretazione offensiva che, ove commistionata ad una maggior attenzione difensiva, riconosciuta quest’anno come la carenza più di tutte imputabile alla franchigia con sede a Parma, prometterà felici risultati al collettivo bianconero. “Se fossi un giocatore [delle Zebre] mi entusiasmerei in campo perché non stiamo interpretando un rugby monodimensionale, non calciamo il pallone per poi corrergli dietro per 80 minuti” ha detto Bradley. “Lo staff tecnico sta cercando di trasmettere ai propri giocatori, persino a quelli di mischia, messaggi come ‘ricordatevi quando da piccoli non avevate allenatori che vi impartivano ordini ed eravate liberi di apprezzare il gioco e di divertirvi, correndo con la palla in mano’” “Non guardiamo immediatamente al risultato, il quale verrà conseguentemente se continuiamo a giocare ad un livello tale per cui le difese avversarie faticano a contenere i nostri attacchi. Dal punto di vista tattico siamo la squadra in vetta alle classifiche del campionato per ciò che riguarda il numero di positivi break e di offload effettuati; ciò che dobbiamo fare è lavorare sulla nostra tenuta difensiva per concedere meno mete di quelle che normalmente subiamo”. Treviso, dopo aver sconfitto i Dragons 18 a 15, ha raggiunto il record di cinque vittorie consecutive in stagione; Bradley fa notare come tutto il rugby italiano sta iniziando a crescere qualitativamente. “I tempi stanno cambiando nel rugby italiano. C’è la generale consapevolezza che il rugby professionistico debba essere sostenuto maggiormente ed il lavoro di Conor O’Shea stia cominciando a diffondersi positivamente”. Bradley ha altresì elogiato il lavoro dell’amministratore Andrea Dalledonne che ha dato stabilità alla società, permettendo ai giocatori di focalizzarsi solo sul rugby giocato. “Un elemento chiave per le Zebre è il nostro amministratore: Andrea Dalledonne ha svolto un fantastico lavoro fuori dal campo con l’obiettivo di avere sotto controllo i conti e di supportare le necessità della squadra nei rapporti con la federazione” ha aggiunto il tecnico. “La sfida più importante è fuori dal campo, in campo l’impegno dei giocatori è assolutamente fantastico. Ci chiediamo come facciano a trovare tutta questa energia… invece la trovano sempre: questo è un segnale molto positivo per il futuro del club”. “C’è un buon gruppo di giocatori che ha a cuore la società, giocare per le Zebre, per la nazionale italiana e migliorare tecnicamente: questa è la giusta direzione. Prima di tutto dobbiamo risolvere alcuni aspetti fuori dal campo per permettere ai giocatori di concentrarsi solo sul rugby e su come migliorare la propria tecnica. Ciò è necessario per vincere le gare ed adattarsi ad uno stile di gioco al quale probabilmente non sono mai stati abituati a giocare. Ad oggi sembra che a loro piaccia questo nuovo gioco, questo è un elemento assolutamente positivo”. Il 55enne tecnico -ex mediano di mischia dell’Irlanda- è soddisfatto dell’approccio dei giocatori allo stile di gioco portato a Parma la scorsa estate. Le Zebre hanno battuto anche i Southern Kings ed Ulster ad inizio stagione, perdendo di un solo punto le sfide contro Edimburgo e Cheetahs. Bradley ha aggiunto :”Il modo in cui giochiamo le nostre gare cercando sempre di mantenere il possesso é comunque rischioso se comparato a come giocano altre squadre nel Guinness PRO14. Ma lo sviluppo della tecnica generale, delle abilità dei singoli giocatori e della fiducia in campo dimostrano che siamo ricompensati da questo stile di gioco. Penso che l’obiettivo sia di giocare il più possibile, in questo modo l’arbitrò sarà più concentrato nel valutare la difesa dei nostri avversari. Si attacca chiaramente anche al piede, non dobbiamo sempre tenere la palla in mano soprattutto quando la difesa avversaria ti affronta in modo diverso da come ti aspetti”. Le Zebre cercheranno di utilizzare il loro nuovo coraggioso stile anche per battere i Cardiff Blues domenica 25 Febbraio a Parma, con piena fiducia che le direttive impartite da Michael Bradley siano quelle giuste per superare i gallesi e continuare a migliorare la propria classifica nel girone A del Guinness PRO14.
(foto: sito Zebre Rugby Club)