Super Rugby: Blues vincenti e l'ottima forma delle squadre neozelandesi
Si è appena concluso un altro emozionante weekend di Super Rugby, un fine settimana straordinario soprattutto per i Blues, alla prima vittoria in campionato, e comincia così a delinearsi l’idea che sono i club neozelandesi quelli a fare da padrone all’interno della competizione al momento.
I Blues hanno stupito tutti ribaltando una partita che stavano perdendo di 18 punti in una clamorosa vittoria a Johannesburg, e lo stesso vale anche per gli argentini Jaguares che hanno battuto i Warathas australiani a Buenos Aires 38-28, anche se lo spettacolo più bello è andato in scena al Westpac Stadium di Wellington dove gli Hurricanes hanno letteralmente travolto i campioni in carica Crusaders battendoli 29-19.
Per gli Highlanders ci è voluto un pò di più per entrare in partita contro gli Stormers a Dunedin, ma già per il secondo tempo la loro classe e bravura si è concretizzata in una vittoria 33-15.
Ma questo weekend di Super Rugby, come già detto, appartiene ai Blues. Severamente criticati dopo aver perso contro Chiefs in casa all’Eden Park, sono riusciti a far ricredere tutti vincendo 38-35 a Johannesburg.
Erano sotto di 14 punti a 0, e poi 21-3, ma nonostante questo inizio rovinoso e il fatto che giocassero ad un certa altitudine all’Ellis Park, i Blues di Tana Umaga non hanno dato alcun segno di cedimento. Credere in loro stessi li ha salvati.
L’emozionante e combattuta vittoria dimostra che la squadra di Auckland ha la capacità di essere cinica in campo e di non perdere il focus del gioco.
Fra tutti si è distinto Akira Ione, il terza centro (MoM) che ha già segnato tre mete in 2 partite, ha marcato la meta della speranza contro i Lions, stringendo il gap 21-10, spingendo così i propri compagni a dominare nella seconda parte del match e poi a vincere. Il ventiduenne di Auckland è stato onnipresente in campo e quasi impossibile da arrestare, ha contribuito in modo essenziale in quello che è stato un enorme e splendido gioco di squadra.
Due mete in sei minuti per il fratello di Akira, Rieko Ioane, classe ’97 (uno dei più giovani ad aver debuttato con la maglia nera degli All Blacks all’età di 19 anni) nell’ultimo quarto porta i Blues a soli quattro punti di differenza, 28-24, ma il pilone avversario Dylan Smith risponde con un altra meta per i Lions che estende il gap di nuovo a 11 punti (35-24).
Quasi allo scadere i Lions vanno di nuovo oltre la linea di meta ma, per fortuna dei Blues, questa non viene assegnata.
Sonny Bill Williams non perde un secondo e riaccende l’attacco dei suoi aprendosi un varco nella linea difensiva avversaria, lo segue il compagno terza centro Murphy Taramai, partito dalla panchina, che dopo una serie di pick and go schiaccia oltre la linea, tra lo stupore di tutti.
La panchina dei Blues, con le sue riserve di qualità, ha decisamente aiutato il team a portare a casa il match.
E’ stato Murphy Taramai che ha segnato la meta vincente allo scadere, e qualche minuto prima è stata un’altra riserva, il pilone sinistro Jimmy Tupou, quella del 35-31, insieme alla seconda linea Scott Scrafton, anche lui partito dalla panchina. Inoltre, il contributo di Stephen Perofeta negli ultimi frenetici minuti di gioco è stato essenziale. Il ventenne, sostituto di Bryn Gatland ad apertura, al primo rientro dopo un infortunio, ha gestito gli ultimi 25 minuti di partita con una calma quasi zen, stile Dan Carter, calcolando ogni mossa con una precisione da computer riuscendo così a crearsi spazio e timing con gesti semplici eseguiti bene.
“E’ stato un sforzo enorme da parte di tutti, ci lavoravamo da 3 settimane, è bello essere finalmente dalla parte dei vincitori” ha detto il capitano James Parsons.
Adesso i giocatori sono in viaggio verso Capetown per il match contro gli Stormers, animati da maggior confidenza nelle proprie capacità.
“Abbiamo bisogno di più consistenza nella nostra preparazione così da rendere più costanti questi buoni risultati” ha dichiarato coach Umaga post partita.