Super Rugby Round No4: gli Highlanders sono imbattuti nel torneo e si aggiudicano il derby contro i
Il weekend scorso, oltre la parentesi dell’ultimo turno del NatWest Sei Nazioni 2018, si è svolto il round No 4 del Super Rugby.
Le statistiche confermano l’ottimo momento di forma dei team australiani come i Reds, vincitori fuori casa sugli argentini Jaguares 7-18; i Warathas che vincono contro i Rebels 51-27 e i Brumbies che battono gli Sharks 24-17.
I sudafricani invece segnano più mete di tutti in questo round: i Lions ne fanno 29 giocando contro i Sunwolves 40-38, grazie anche al migliore marcatore del torneo, oltre Akira Ioane, Aphiwe Dyanti (Lions, 5); e sono primi anche nei carries con Damian de Allende (Stormers, 63) e i migliori nelle proprie rimesse laterali vinte con Lodewyck de Jager (Bulls, 26).
Ma c’è solo una squadra che vanta una striscia positiva ancora ininterrotta dall’inizio del campionato: gli Highlanders di coach Jamie Joseph.
Merita il titolo di team of the week, la miglior franchigia neozelandese scesa in campo questo turno, in un weekend in cui i conterranei non convincono molto: i Chiefs strappano una combattuta vittoria ai Bulls ad Hamilton mentre i Blues ne perdono un’altra a Cape Town contro gli Stormers.
La giornata di sabato si è risolta in un altro derby stupendo e un’altra sconfitta per i Crusaders.
La gara tra le due grandi franchigie neozelandesi dell’isola del sud, gli Highlanders di Dunedin, della provincia di Otago, e i campioni in carica Crusaders di Christchurch, Canterbury, è stata l’espressione massima del rugby giocato.
Un match emozionante ed imprevedibile per tutta la sua durata; uno spettacolare gioco veloce e furioso, con qualche errore, certo, ma sicuramente travolgente.
Il rugby come dovrebbe essere giocato.
Gli Highlanders hanno vinto sui Crusaders controllando il gioco e il possesso sin dal principio, attraverso una performance fisicamente e mentalmente elevata e costante, specie nell’ultimo quarto di gioco, dove hanno guadagnato due importanti calci di punizione.
Le due squadre giocavano in un equilibrio talmente perfetto che, già al 65’ era chiaro quanto tre punti fossero assolutamente decisivi per l’esito della gara.
I Crusaders ne perdono dunque un’altra, dopo la settimana scorsa contro gli Hurricanes: due sconfitte consecutive non capitavano dal 2015 al team di Christchurch.
Perdere due derby neozelandesi fuori casa però non deve essere per forza un disastro, specie perché i campioni in carica non hanno certo giocato male al Forsyth Barr Stadium di Dunedin.
Entrambe le squadre si sono esibite in un rugby spettacolare, adatto alla speciale occasione di un derby tanto amato nell’isola del sud.
Il ritmo era altissimo, l’eccitazione infinita e la dedizione di ogni giocatore ammirevole. E’ stata una partita che non ha mai preso una piega mite, anche dopo 70 minuti di intenso gioco fisico e acrobatico tutti gli uomini in campo davano il 100%.
Luke Whitelock si è distinto come No 8 degli Highlanders, con solidi placcaggi arrembanti ha dettato il tono in difesa del campo di casa. Lo seguono il tallonatore Liam Coltman, il primo ad aprire le 3 marcature degli uomini in blu e la seconda linea Tom Franklin, con un successo di 18/18 placcaggi e 10 carries.
Ottima la prestazione di Liam Squire, sostituito al 39’ da Elliot Dixon (MOM) che nei sui 40 minuti di gioco, con o senza l’ovale, ha dato il meglio che ci si possa aspettare da un All Blacks, trovandosi sempre al centro dell’azione.
I Crusaders invece sono stati impeccabili nel breakdown, isolando sempre la palla e rubando il possesso, ed in tal senso il contributo del flanker Matt Todd e del tallonatole Codie Taylor è stato immenso.
La potenza dei placcaggi e la frenetica velocità ha determinato diverse punizioni e turnover nel primo tempo. Ci sono stati alcuni incredibili passaggi- alcuni lunghi due minuti- dove l’ovale andava da una parte all’altra del campo, interrotti solo da una distrazione, o un errore di handling, e così il possesso passava all’altra squadra che stupiva con un altro gioco.
Al 39’, quando al team in maglia rossa serviva una marcatura per stringere il gap, da un turnover riescono a far scivolare l’ovale con 5 passaggi fluidi senza essere placcati, calcio a scavalcare di Manasa Mataele e meta sotto i pali. Se l’accuratezza dei Crusaders fosse durata più a lungo avrebbero avuto ottime possibilità di assicurarsi il derby.
Highlanders 25 (Coltman, Sopoaga, Dixon mete; Sopoaga 2 pen, 2 con)
Crusaders 17 (Bridge, Hall mete; Hunt pen, 2 con)