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PRO14: Zebre, brutta sconfitta in casa dei Glasgow Warriors

Le Zebre sono tornate in campo ad un mese dall’ultima gara ufficiale a causa della sospensione del turno 17 per maltempo e per la pausa del Sei Nazioni 2018 concluso sabato scorso. I bianconeri hanno potuto schierare tre Azzurri in campo a Roma sei giorni fa nella sconfitta 29-27 contro la Scozia: Fabiani, Canna e Palazzani capitano della franchigia federale. Davanti ad uno Scotstoun Stadium tutto esaurito le Zebre hanno sfidato gli scozzesi Glasgow Warriors che due mesi fa avevano superato i bianconeri 40-20 al Lanfranchi. L’inizio di gara é molto bello, con le Zebre che alternano un paio di errori ed un paio di ottime giocate, con Fabiani perfetto nel turnover in una ruck sui 5m difensivi che poteva rivelarsi piattaforma letale per gli avversari. Il pack dei Warriors vince la prima mischia chiusa del match (con introduzione delle Zebre – sarà una serata molto lunga per il pack in bianconero); dalla touche nasce un’altra punizione e dopo qualche fase Adam Hastings (servito da Pyrgos) pesca al largo DTH van der Merwe che, come nelle migliori favole, bagna il secondo debutto coi Warriors con una meta, aprendo le ostilità. I Warriors continuano a gestire l’ovale anche nei minuti successivi e all’11’ sono ancora oltre la linea di meta italiana, stavolta con Ruaridh Jackson – Pyrgos batte veloce una punizione arrivata in un breakdown sui 10m, cogliendo un po’ impreparata la difesa, Hastings riceve l’ovale e prima di venir fermato sui 5m italiani riesce a servire l’estremo che va in meta in tuffo sotto i pali. Sotto 14-0, il body language dei bianconeri è comunque decisamente positivo e, nonostante gli avversari di oggi siano una delle squadre migliori d’Europa, fa piacere vedere che l’atteggiamento degli italiani non sia di rassegnazione, come troppo spesso capitava negli anni scorsi. Le Zebre si affacciano per la prima volta piuttosto pericolosamente al 20′ nei 22m avversari, ma Padovani non vede Sisi davanti a se’, andando a sbattere contro il compagno vanificando l’azione. Al 23′ arriva però la terza meta per i Warriors, e stavolta e’ una meta tecnica. Lee Jones calcia in avanti l’ovale perso dalle Zebre, vanificando l’intervento di Padovani prima di venir placcato, senza palla, da Carlo Canna. Il direttore di gara concede la meta tecnica spedendo Canna nel sin-bin per dieci minuti. Passano solo tre minuti e, al 26′, i Warriors si prendono il punto di bonus offensivo, con DTH van der Merwe, ancora lui, che va in tuffo dopo aver ricevuto l’ovale poco fuori i 22m bianconeri eludendo l’intervento di Venditti e scattando verso la linea avversaria. Hastings trasforma ancora e al 27′, sul 28-0, la gara e’ virtualmente chiusa. Hastings al 32′ riceve l’ovale da Pyrgos sui propri 10m (col mediano che ricicla da un’altra mischia vinta da suoi) e trova una linea di corsa che trova impreparata (e colpevole, stavolta) la difesa delle Zebre, infilandosi all’interno di Venditti e Bordoli prima di puntare Di Giulio, ultimo difensore, e servire Pyrgos in sostegno che può andare a marcare la quinta meta dei Warriors. I Warriors non guardano il tabellino e continuano a spingere – epitome della determinazione dei Glaswegians e’ ancora DTH, che va ad inseguire un calcio di avanzamento di Hastings fino all’interno dell’area di meta bianconera, prima di andare a placcare Canna e regalare una mischia ai suoi. Dalla mischia nasce un’altra punizione e la sesta meta dei Warriors, con Ruaridh Jackson messo da Hastings, ancora una volta decisivo, nelle condizioni di andare oltre la linea con un passaggio perfetto a tagliar fuori il diretto avversario. Hastings sbaglia il primo calcio e le squadre vanno a riposo sul 40-0. I Warriors tornano in campo ancora affamati e al 41′ trovano la settima meta con Lee Jones, che recupera un ovale vagante al breakdown e si infila nel lato chiuso sotto il North Stand. Hastings, che stasera contende con DTH la palma di man of the match, e’ perfetto da posizione angolata per il 47-0. Al 47′ le Zebre entrano per la prima volta nei 22m avversari e riescono a creare qualche grattacapo alla difesa avversaria, prima che il gioco si fermi per un parapiglia scoppiato sotto il North Stand. Dopo qualche minuto torna la calma e il direttore di gara richiama Fabiani e Turner, prima di concedere la punizione alle Zebre (per fuorigioco degli scozzesi) che vanno in touche. Arrivano altre due punizioni prima che Carlo Canna, dopo qualche fase combattuta sulla linea di meta avversaria, trovi il guizzo decisivo per la prima marcatura bianconera (49′), che l’apertura trasforma per il 47-7. Zander Fagerson, servito da un riciclo di Pyrgos, mette il suo nome a referto al 52′ e nonostante gli sforzi profusi dalla difesa bianconera, i Warriors dimostrano che appena pigiano un poco il piede sull’acceleratore possono diventare devastanti. Al 58′ i Warriors sono ancora oltre la linea bianconera con Gibbins, capitano di serata, a chiudere una maul avanzante, poco dopo che Hastings, ancora lui, si era messo in mostra con un perfetto calcio di avanzamento – e con un bel grubber che ha riportato i suoi nei 22m italiani. Bradley inserisce forze fresche e i cambi danno un po’ più di vivacità alle Zebre, che continuano pero’ a subire lo strapotere dei Glaswegians, stasera davvero padroni del campo. Non a caso al 64′ gli scozzesi vanno ancora in meta con Masaga che di prepotenza rompe tre placcaggi prima di andare a schiacciare l’ovale oltre la linea. I Warriors hanno adesso poco piu’ di dieci minuti per cercare di battere il risultato-record raccolto nel 2016 (70-10 allora, ma erano altri tempi e, soprattutto, altre Zebre) ma non riusciranno più a trovare un varco nella difesa italiana, nonostante ci provino fino alla fine. Le Zebre si ritroveranno mercoledì 28 Marzo per preparare la prossima gara ufficiale: sabato 7 Aprile alle ore 15 italiane i bianconeri giocheranno alla RDS Arena di Dublino contro il Leinster nel 19esimo turno del Guinness PRO14. 

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