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Super Rugby Round 7: gli Hurricanes ridimensionano le aspettative australiane


Un nuovo anno, un Super Rugby rivoluzionato e ancora sempre gli stessi identici risultati quando una squadra neozelandese incontra un’australiana.

Il primo incontro transtasmanico del 2018 è finito con una vittoria dei Kiwi. Prevedibile.

Questa volta sono gli Hurricanes che risalgono in cima alla loro conference con la vittoria 50-19 sui Melbourne Rebels.

Ormai al round 7 del Super Rugby 2018, ci accorgiamo dell’ottimo momento di forma della franchigie australiane.

I Rebels guidano la ripresa del rugby in Australia, dopo che sono già trascorsi sei mesi da quella fatidica decisione di tagliare fuori i Force di Perth.

Malissimo la stagione passata, i Rebels dopo cinque partite con un solo bonus point, hanno terminato il campionato con una sola vittoria, un pareggio, e nove punti. Adesso invece sono in vetta alla classifica della conference australiana con 20 punti e 4 vittorie in 5 partite, segnando 28 mete.

Sono la rivelazione del momento in Australia ma c’è da considerare che le loro vittorie sono state contro i giapponesi Sunwolves (perse tutte), i Reds, Brumbies e Sharks e solo una di questa giocata in trasferta.

Su questo spirito entusiasta, le squadre australiane sembravano perciò pronte ad affrontare la marea della neozelandesi, le quali hanno trascorso la stagione 2016 e 2017 ad affondarle.

Gli australiani non hanno vinto un solo incontro con i vicini Kiwi l’anno scorso. Si contano solo 3 vittorie nel 2016.

In due anni di Super Rugby, l’Australia conta il 6% di successo contro la Nuova Zelanda e, qualsiasi livello di ottimismo sia emerso in questi giorni si è esaurito durante il confronto di venerdì sera Rebels-Hurricanes.

Nonostante il risultato finale i Rebels hanno comunque rappresentato una minaccia per gli Hurricanes, giocando in modo intelligente e approfittando di un inizio gara un pò scivoloso degli ospiti, i quali hanno sprecato attacchi promettenti commettendo errori banali.

La poca disciplina degli Hurricanes ha concesso un discreto vantaggio ai padroni di casa, siglato poi con il 19-8 grazie ad una meta controversa di Matt Philip, anticipata da un probabile knock-on non segnalato dal TMO George Ayoub.

Ma la fortuna ha voltato presto le spalle ai Rebels.

Un calcio in rimessa di Beauden Barrett è rimasto in campo e ha preso un rimbalzo imprevisto che letteralmente ha scavalcato la distratta apertura australiana Jack Debreczeni per atterrare proprio nelle mani dell’attento Ben Lam che, scrollandosi di dosso un paio di difensori, sprinta di 50m per segnare la sua seconda meta della serata.

La meta che ha deciso il corso della partita.

Ben Lam dimostra ancora una volta, attraverso la sua potenza e velocità, perché merita di stare nel radar dei coach All Blacks. Difficilissimo da fermare vicino alla linea di meta, Lam sale in vetta alla classifica dei marcatori con le quattro mete segnate nella serata di venerdì all’AAMI Park, portandosi ad un totale di 8 in stagione.

Da quel rimbalzo fortunato, diventa tutto facile per gli ospiti. Ngani Laumape batte due difensori, sul filo della linea di touche, per concludere un contrattacco superbo con protagonisti un offload ridicolo di Barrett in mezzo alle gambe e le ottime mani e timing di Shields. Mentre il No8 Gareth Evans fa sfoggio di un invidiabile corsa e velocità trovando un bel varco tra tre difensori australiani. Conclude Ben Lam con due mete gemelle sul lato sinistro del campo.

Era la prima opportunità di verificare le statistiche odierne e inquadrarle in un contesto più ampio.

Non si può certo parlare di un risorgimento per gli australiani se prima non affrontano i leader indiscussi di questo torneo.

Lo standard degli Hurricanes è totalmente diverso, e così anche il livello delle partite da loro disputate che non ha niente a che fare con quello dei Rebels. Perciò, questo tanto desiderato risveglio australiano, potrebbe nelle prossime sei settimane, dissolversi in un illusione.

I Rebels sono sicuramente migliorati parecchio rispetto all’anno passato, merito anche dell’intelligente coach Dave Wessels, e alcuni talenti recuperati dai Force come i fratelli Dane e Ross Hylett-Petty, ma non ancora abbastanza per sconfiggere il team neozelandese più forte al momento.

Gli Hurricanes non erano nemmeno al top della loro forma, la vittoria a Melbourne li porta in cima alla classifica della propria conference con 19 punti.

Hurricanes 50 (Ben Lam 4, Beauden Barrett, Gareth Evans, Ngani Laumape mete; Barrett 3 trasf, 3 pen)

Rebels 19 (Matt Philip meta; Jack Debreczeni trasf, 4 pen)

HT 25-19

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