Rovigo-Calvisano, Casellato: ‘Attenzione ai particolari’
Siamo entrati nell'ultima settimana di preparazione in vista della fase più importante della stagione di Eccellenza. Sabato e domenica si giocheranno le partite di andata delle semifinali scudetto. Per sapere come sta vivendo questi giorni il Rovigo, abbiamo intervistato in esclusiva Umberto Casellato, Assistant Coach della formazione rossoblù. Coach, innanzitutto: si aspettava di terminare la regular season in terza posizione? “Siamo arrivati all'ultima partita in una condizione tale da poter arrivare primi, e lo sapevamo, ma eravamo consci anche del fatto che saremmo potuti arrivare terzi, perché eravamo in casa di una squadra che era molto in forma, molto confidente. Per cui, ci può anche stare il fatto di aver perso la partita; un po' meno invece il modo in cui l'abbiamo fatto. Chiaramente siamo a pochi punti dalla prima ed a pochi punti dalla seconda: questo significa che non c'è una differenza notevole fra le prime tre squadre, infatti la cosa ha dato equilibrio fino all'ultima giornata. Ci può stare, però da adesso in poi non si può più sbagliare”. In quali condizioni, dal punto di vista sia fisico che mentale, arriverete a disputare la prima partita in casa contro Calvisano? “Penso che arriveremo carichi, perché appunto giochiamo in casa la prima, davanti al nostro pubblico che sarà, immagino, come sempre molto numeroso. Chiaramente dovremo essere molto concentrati, perché la differenza dei play-off la fa il particolare. La squadra è abituata disputare finali e semifinali per cui ritengo che, circa l'atteggiamento e le condizioni psicofisiche, tutti sappiano che cosa andiamo a fare e che cosa andiamo ad affrontare, per cui non penso che ci siano problemi. Siamo confidenti, siamo consapevoli del fatto che abbiamo fatto una battuta a vuoto nell'ultima di campionato, ma il gruppo è buono. Fisicamente abbiamo qualche acciacco, ma d'altronde è così come per tutti gli altri, perché la stagione in Italia è lunghissima, durando dieci mesi, cosa che è impensabile negli altri emisferi. Però ci adattiamo anche se non è facile essere sempre in forma per tutti quei mesi. Ma qui parliamo di altre questioni”. Ci può spiegare in particolare su che cosa state lavorando in questi ultimi giorni? “Stiamo lavorando sul sistema d'attacco; abbiamo fatto alcune cose per affrontare il Calvisano, considerando la situazione tecnico-tattica della squadra che andremo ad affrontare. Abbiamo avuto anche una settimana di riposo, pertanto abbiamo potuto lavorare con tranquillità e con serenità, nonché lavorare sui piccoli dettagli che, come dicevo prima, in una semifinale fanno la differenza”. Nello specifico quale sarà a suo avviso il tema tecnico e tattico di questa partita? “Ritengo che lo saranno sia la nostra che la loro adattabilità, poi anche la forza della nostra mischia, ed anche della loro. Poi va considerata l’adattabilità della nostra difesa ai loro buoni trequarti, mentre invece noi abbiamo una mischia un po' più forte. Vedremo se riusciremo ad adattarci al meglio alle forze dell'avversario. A mio avviso, alla fine potrà essere una partita tirata come è successo in entrambe le partite contro Calvisano durante la stagione regolare. Credo che queste due squadre, alla lunga, si equivalgano”. Secondo lei sarà decisiva questa partita disputata fra le mura amiche, visto che il ritorno lo discuterete a Calvisano? “Bisogna assolutamente cercare di non fargli fare il punto di bonus difensivo, cioè vincere la partita con più di 7 punti. Non sarà facile, anche se andare lì con un 4 a 0 sarebbe importante. Ma d'altronde questi sono gli stessi discorsi che faranno loro. Ad ogni modo sarà determinante il fatto di stare sempre in partita, badare come dicevo ai piccoli particolari, non avere black out come ci è successo per 10 minuti a Padova, il che ci è costato 14 punti di break che abbiamo subito. Inoltre stiamo lavorando anche dal punto di vista disciplinare, perché nell'ultima partita il nostro comportamento nei confronti dell'arbitro è stato pessimo, molto negativo. In questo ultimo periodo, quindi, abbiamo lavorato su tutte le penalità ed abbiamo cercato di studiare che cosa abbiamo sbagliato sotto quel punto di vista”.
(foto: Sito Rugby Rovigo Delta)