Fiamme Oro-Petrarca Padova, Marcato: 'Attenzione alla fisicità degli avversari'
Coach Andrea Marcato, al termine della stagione in quali condizioni arriva il Petrarca Padova, dal punto di vista fisico e mentale? "Fisicamente stiamo bene, lo staff medico e fistioterapico stanno facendo un ottimo lavoro, tant'è che i ragazzi non disponibili, penso, siano solamente un paio. Mentalmente pure stiamo bene, c'è il giusto entusiasmo, per com'è terminata la regular season, ma ovviamente adesso bisogna tenere i piedi per terra, perché ad oggi non abbiamo vinto niente, ed ai playoff ci saranno quattro squadre che partiranno dallo 0-0. In più credo che le Fiamme Oro sia quella che sta fisicamente meglio in questo periodo". Quanto potrebbe essere, per così dire, "pericolosa" la trasferta a Roma? "Sarà sicuramente il match più difficile di tutto l'anno, perché li abbiamo incontrati cinque settimane fa, noi abbiamo vinto bene in casa mentre loro erano abbastanza demoralizzati, in quanto convinti di essere già fuori dai playoff; invece poi, da lì, hanno realizzato svariate vittorie anche prestigiose, andando anche a vincere meritatamente a San Dona' e qualificandosi. Perciò penso che anche loro siano pieni di entusiasmo, in più, come dicevo, fisicamente stanno molto bene, sono cresciuti tantissimo e direi che sono in un ottimo periodo di forma. In più, giocare sul loro campo non sarà facile, perché è vero che noi, a Padova, durante l'anno, abbiamo la fortuna di poterci allenare sul terreno sintetico, però, onestamente, nessuno è abituato a giocare su quel campo, ed anche quello sarà un fattore rilevante". Oltre a questo, quali sono, a suo avviso, le principali caratteristiche delle Fiamme Oro, dal punto di vista tattico? "Sono una squadra molto quadrata, molto fisica, molto pesante. Io ritengo che la fisicità sia il loro punto forte, onestamente. In più, hanno anche un coach, Gianluca Guidi, che è uno dei migliori d'Italia, inoltre ha giocato molte finali di playoff. Per cui, anche questo sarà un fattore importantissimo, per loro". Più di qualcuno, fra gli addetti ai lavori, vi da per favoriti. Questo potrebbe essere un vantaggio, oppure piuttosto un peso? "Onestamente noi dobbiamo guardare al nostro, e basta. Certo, è vero: probabilmente, adesso, essendoci piazzati primi nella stagione regolare, per questo partiamo un po' da favoriti, ma questo non ci deve interessare più di tanto. Come ogni settimana, dobbiamo cercare di lavorare bene, facendo il nostro gioco, studiando bene l'avversario e poi, quello che pensano gli altri, sinceramente a me non interessa, come quando, ad inizio stagione, ci davano come outsider, oppure la squadra che poteva arrivare quarta: non ho mai creduto neanche in quello". Lamaro sembra trovarsi in condizioni straordinarie; ma oltre a lui, quali altre potrebbero essere le carte vincenti del Petrarca? "Michele sta facendo una gran stagione, ma come lui ce ne sono tanti altri; la nostra fortuna è quella di avere una rosa ampia e molto competitiva, e questo è assai importante, perché quando hai tanti ragazzi, tutti di qualità e disponibili a giocare, perché in allenamento pure c'è tanta competizione, la cosa deve per forza far alzare l'asticella. Noi, inoltre, dobbiamo rimanere su quello che è stato il nostro gioco espresso sin dal primo giorno, dove, sinceramente, la parte principale, il nostro focus è sempre stato la difesa, ed a maggior ragione, nelle semifinali, chi ha la miglior difesa è poi la squadra che vince". Andrete a Roma con l'intenzione di chiudere i giochi sin da subito? "Sono due partite e quella d'andata è come se fosse un primo tempo. Sabato dobbiamo fare bene per tanti motivi, fra cui il morale, però siamo consci del fatto che, indubbiamente, non basta; ho visto squadre vincere la prima gara per 5 punti a 0 e poi perdere la seconda e quindi non qualificarsi. Pertanto, saranno 160 minuti, tutti importanti, dal primo all'ultimo".
(foto: sito Petrarca Padova Rugby)