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Roma Seven, Bernardi: 'Quattro giorni di grande sport e mondanità'



Roma Seven International Rugby Seven Tournament, giunto alla 17a edizione, è ormai alle porte. Inizia domani un evento che, anno dopo anno, ha conquistato uno spazio importante nel panorama internazionale del Rugby a 7, come sottolineato da Fabrizio Bernardi, uno degli ideatori della kermesse assieme a Valter Capone. "Quando eravamo dei giocatori, ci chiedevano come mai a Roma non ci fosse una manifestazione dedicata a questa disciplina, e quindi, appena smessi i panni da atleti, come organizzatori di eventi abbiamo deciso di dare il via anche a questa manifestazione inserendo anche delle idee innovative, unendo l'aspetto sportivo alla mondanità". Come è cresciuto Roma Seven? "Durante questi anni abbiamo invitato squadre forti. Ad esempio prima delle Olimpiadi del 2016 diverse nazionali sono venute a testare la propria condizione a Roma. Durante tutte le edizioni abbiamo dato ampie garanzie di affidabilità e professionalità, e quindi il torneo si è messo sempre più in evidenza diventando il primo in Italia ed il terzo in Europa. Va tenuto conto che il Rugby a 7 mondialmente è uno sport che ha una grande diffusione e visibilità, e sta prendendo sempre più piede anche in Italia anche grazie alla sua spettacolarità: durata breve degli incontri e molte mete". Una delle novità di quest'anno è il raddoppio delle giornate: nel 2018 si parte il mercoledì e si finisce sabato con il consueto grande party. "Inizieremo domani con la conferenza stampa, ma in particolare l'edizione 2018 saluta anche l'introduzione del rugby Wheelchair: un incontro dimostrativo è in programma domani pomeriggio alle ore 15. Poi, ovviamente, dal punto di vista agonistico, le giornate più importanti sono quelle del 15 e 16 giugno in cui parteciperanno Nazionali e Super Club, ovvero squadre formate da giocatori molto forti. Noi abbiamo creato i Seven Kings or Rome che anche quest'anno saranno una delle squadre favorite".

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