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Un altro rugbista perde la vita in Francia


foto generica (Photo by Matthew Lewis/Getty Images)

E’ la quarta morte su un campo da rugby francese nel giro di otto mesi.

Ieri sera, l’Agence France-Presse ha rilasciato un comunicato stampa annunciando il decesso di un giovane 23enne, studente d’ingegneria, Nathan Soyeux, a causa di un placcaggio pericoloso durante una partita di rugby nei pressi di Dijon.

Il giocatore si era subito messo a sedere dopo aver subito il colpo ma, secondo i resoconti ufficiali circa quanto è avvenuto, sembra abbia cominciato a lamentarsi di una forte nausea prima di poter essere trasportato di corsa all’ospedale più vicino.

Lì le sue condizioni sono peggiorate nel giro di poche ore: è scivolato in uno stato di coma dal quale non si è più ripreso, morendo quella sera stessa.

Quattro decessi nel rugby francese dalla scorsa estate.

A maggio, il 17enne Adrien Descrulhes è morto dopo un duro colpo alla testa mentre giocava con il club amatoriale Billom. Ad agosto, Louis Fajfrowski, 21 anni, è collassato nello spogliatoio del suo club Aurillac, Pro D2, morendo poco dopo.

Questo dicembre, Nicolas Chauvin, dello Stade Francais, ha ricevuto un duro colpo in campo che gli ha causato la frattura del collo, un arresto cardiaco e alcuni danni cerebrali. È morto tre giorni dopo in ospedale.

Il presidente della Federazione francese rugby (FFR) Bernard Laporte ha proposto a Bill Beaumont, presidente di World Rugby, durante un meeting a Parigi lo scorso dicembre, che i placcaggi al di sopra della vita venissero aboliti, così come i placcaggi doppi o gli eventuali scontri di testa al momento del contatto, offrendo anche di testare le eventuali modifiche del gioco nei campionati amatoriali francesi.

“La salute dei nostri giocatori è la nostra assoluta priorità” ha dichiarato il presidente Laporte. “Il nostro sport deve evolversi verso la ricerca dello spazio e del movimento, in modo tale che l’evasione possa sostituire gli impatti”.

E continua “Perciò ritengo sia importante che cambino attitudine e regole, specie nell’ambito dei placcaggi. Prima informando e allenando i giocatori sulle singole regole e, oltre la tecnica, renderli consapevoli del fatto che sono loro i primi a poter salvaguardare se stessi e gli altri in campo”.

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