Le Crunch: una solida Inghilterra si prepara all'assalto francese
La Francia non assapora la vittoria a Twickenham nel Sei Nazioni dal 2005.
Sono ben 10 le vittorie inglesi sulle 15 partite disputate tra le due squadre; conquiste che spostano lo scettro del potere al di là della Manica.
Una rivalità costruita su nette differenze culturali, tuttavia unita dal comune e forte senso di nazionalismo: il vero cuore dell’incontro di domenica.
L’Inghilterra scenderà in campo forte e fiduciosa, sicura dei propri mezzi, dopo aver sconfitto i campioni irlandesi a Dublino; al contrario, i francesi saranno ancora sottotono per aver lasciato che il Galles rubasse loro la partita sabato scorso, mentre implodevano a suon di intercetti nella seconda metà tempo.
La Battaglia
Eddie Jones e Jaques Brunel sono due tra i più esperti tecnici nel mondo del rugby, ma davvero poco li accomuna. Infatti, Jones vanta ben 30 vittorie in 37 matches con l’Inghilterra, mentre Brunel ha vinto solo 3 dei suoi 12 incontri alla guida della Francia.
Ben Youngs e Morgan Parra sono due tra i mediani di mischia migliori sulla scena internazionale di rugby: sarà un interessante testa a testa a Twickenham.
Youngs è stato sublime contro il miglior numero nove al mondo, Conor Murray, nonostante sia stato ben assistito dalle ali Jonny May e Jack Nowell perfetti sulla rincorsa dei palloni alti. Se Young riuscirà ad essere preciso al piede anche questa domenica, allora gli inglesi avranno ottime possibilità di successo.
Attenzione però, il francese Morgan Parra sa bene come creare caos nella linea arretrata inglese e non perderà tempo nel farlo.
Con Daly ed Huget nel ruolo di estremi, e la Francia che sceglie due centri sulle ali, si può ben intendere che entrambe le squadre hanno come obiettivo quello di esplorare il più possibile lo spazio in profondità attraverso i calci dal box dei rispettivi numeri nove e i calci territoriali di Owen Farrell e Lopez. Se l’Inghilterra riuscirà nell’inganno di attirare Damian Penaud e Gael Fickou su fino alla linea difensiva, allora farà spostare Huget trovando così tantissimo verde sul quale calciare.
La Francia dovrà quindi cercare di tenere il possesso: May e Ashton sono veloci ed agili, capaci di calciare molto in profondità se i francesi tenteranno di dirottare i palloni verso gli angoli. Tuttavia, cercare di attirare Daly su un pallone alto, senza lasciargli il tempo di sistemarvisi sotto in modo da poter vincere la contesa aerea, è una tattica che può regalare ai francesi buone possibilità di recuperare il possesso.
La conquista della linea del vantaggio può seriamente rivelarsi l’arma vincente per la Francia, questa domenica. Il XV francese è una squadra di pesi massimi -nonostante abbia scelto di alleggerirsi questo weekend- dove ruota tutto intorno ai pesanti ball carriers che amano superare la gain-line e spingere il team sempre più avanti. Se i francesi riusciranno ad essere vincenti in quest’aerea, al contrario degli irlandesi nel primo turno, allora avranno una speranza contro l’aggressiva difesa inglese, riuscendone ad annullare anche il rapido schieramento.
Per evitare che ciò avvenga, il XV di Jones avrà bisogno di tutta la potenza di Mako Vunipola, Mark Wilson e Tom Curry nel breakdown. Questi laboriosi giocatori hanno ottime possibilità di vincere nei punti d’incontro e nella contesa sulla linea del vantaggio, insieme a Billy Vunipola e Manu Tuilagi capaci di far prendere abbrivio all’Inghilterra.
Due squadre diverse, con alle spalle due risultati altrettanto diversi, sono quindi pronte a scontrarsi questa domenica per il secondo turno del Guinness Sei Nazioni 2019.
L’Inghilterra è la squadra più in forma al momento, con un paio di ottime combinazioni nella rosa e un buon equilibrio. L’assenza di Maro Itoje si sentirà parecchio, certo, ma nel reparto delle seconde linee gli inglesi vantano una certa profondità.
I francesi sono capaci di ribaltare il corso della partita (nel bene e nel male) ma devono essere più sicuri nelle scelte di gioco; gli inglesi hanno il vantaggio di giocare in casa ma non devono concedere palloni veloci agli avversari.
Dunque, con Twickenahm sullo sfondo, è difficile immaginare un risultato diverso da una vittoria inglese.