Il nuovo selezionatore dei Wallabies ha da ridire su Quade Cooper
Il nuovo selezionatore Wallabies Michael O’Connor ha detto che non ha alcuna paura di esprimere le sue opinioni ma capisce che la parola finale spetta sempre a Cheika.
O’Connor è stato scelto per entrare a far parte di uno staff tecnico Wallabies per la gran parte rinnovato -dopo l’esclusione di Larkham- insieme all’head coach Cheika e il Director of Rugby Scott Johnson.
Per Michael O’Connor si tratta di un ritorno in veste da selezionatore Wallabies, avendo già ricoperto questo ruolo nel 2006/2007 per poi continuare come allenatore della nazionale australiana di seven dal 2008 al 2014.
Dunque, O’Connor non è per niente estraneo all’alto livello, inoltre come giocatore ha disputato 12 tests per l’Australia tra il 1979 e il 1983 prima di passare al rugby league dove ha rappresentato la nazionale 13 volte.
L’ex ala, nata a Nowra nel New South Wales, è maestro nell’arte della selezione e crede nell’importanza delle combinazioni in campo, dichiara inoltre di guardare sempre con ottimismo al rugby australiano.
“Penso sia prematuro parlare di vincere la Coppa del Mondo. Invece, noi dobbiamo solo limitarci ad andare in Giappone con silenziosa determinazione e mettere in campo tutto il duro lavoro fatto. Tutti ci sottovalutano in questo momento, il che è perfetto”.
I cambi nello staff Wallabies implicano che Cheika avrà altri due voti al tavolo dei selezionatori per la prima volta dopo tanto tempo. Il coach dei trequarti Stephen Larkham è stato escluso recentemente dal gruppo di tecnici per via di grosse divergenze di opinione, non più riconciliabili secondo Cheika.
O’Connor ammette in un’intervista al rugby.com.au che affinché un processo di selezione sia proficuo bisogna discutere di tutti i problemi e le possibili variabili fino a trovare una soluzione di comune accordo; sottolinea inoltre che non ritiene il proprio lavoro ben fatto se prima non ha messo in discussione tutto.
“La cosa più importante per me in questo ruolo da selezionatore è capire sempre quello che sta cercando l’head coach, il modo in cui vuole che giochi la squadra e poi trovare i giocatori che rientrano e si adattano perfettamente a quello stile”.
“Sono certo che ci saranno molti pareri discordanti e molte discussioni nei mesi a venire, ma l’obiettivo è comune: far tornare l’Australia a vincere”.
Micheal O’Connor è conosciuto in Australia come uno che ha grande occhio per il talento. E’ stato capace di lanciare la carriera di molti brillanti giocatori australiani: James O’Connor, Bernard Foley, Nick Cummins, Nick Phipps, Pat McCabe, Tevita Kuridrani, Lachie Turner e Liam Gill.
O’Connor crede nel poter delle combinazioni, caratteristica che potrebbe rivelarsi importante per poter lavorare su un’area delicata del gioco australiano, ovvero quella della mediana. Gregan-Larkham, Farr-Jones-Lynagh, Horan-Little, sono chiari esempi di come una coppia di giocatori, che si allena e gioca insieme settimana dopo settimana, riesca ad intendersi alla perfezione diventando poi uno dei catalizzatori migliori per il successo dell’intero team.
Will Genia e Bernard Foley sono ormai dei senatori in mediana, ma anche Quade Cooper e Genia vantano un ottimo passato insieme.
O’Connor però è stato categorico sull’ex apertura dei Reds in un’intervista rilasciata al Sydney Morning Herald: “Deve correre molti meno rischi in campo se vuole guadagnarsi un posto in nazionale. Ci sono ancora diversi aspetti nel suo gioco su cui deve lavorare e se riuscirà a migliorarli allora lo prenderemo in considerazione. In un test match non puoi permetterti passaggi no-look. Non puoi in alcun modo correre rischi del genere sulla linea”.
Cooper però è stato davvero autore di una brillante performance con i Rebels, tanto da impressionare i commentatori di Fox Sports che lo hanno definito l’apertura australiana più esaltante e condottiera degli ultimi tre anni.
Sempre secondo O’Connor, bisognerà scegliere anche fra David Pocock e Michael Hooper per usare un solo numero 7. Ha detto: “Ci sono molti pareri discordanti al momento ma l’importane è che vengano fatti i giusti dibattiti in merito per poter trovare poi le giuste combinazioni. Alla fine sarà Michael Cheika a scegliere i giocatori che vuole, giustamente, ma ne discuteremo a lungo prima”.
O’Connor dice che si aiuterà nel processo di selezione analizzando le partite tutte le volte che servirà, cercando di capire la personalità di alcuni giocatori per misurarne e valutarne il possibile utilizzo in campo.