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Eddie Jones incolpa ancora la Coppa del Mondo del 2015


Eddie Jones, head coach dell’Inghilterra, sostiene che la sua nazionale soffra ancora a livello psicologico di quella disastrosa Coppa del Mondo del 2015.

In quello che sembrava un replay (più brutto) del collasso contro il Galles a Cardiff all’inizio di questa edizione del Guinness Sei Nazioni, l’Inghilterra è stata messa in ginocchio dalla Scozia sprecando un vantaggio di 31-0 che si è trasformato infine in un pareggio 38-38 grazie alla meta disperata di George Ford al 82’.

Dopo la sconfitta, Eddie Jones ha insistito molto sul fatto che la causa di tutto ciò è da imputare ancora al trauma subito dal team inglese durante l’ultima Coppa del Mondo, disputata proprio in Inghilterra nel 2015 sotto la guida di Stuart Lancaster, quando la federazione ospite non accedette alla fase ad eliminazione diretta.

“E’ un problema che riguarda l’approccio mentale del team ai momenti di massima pressione. E’ come se fossimo alla guida di una jeep, con delle granate nel bagagliaio, e ogni tanto, quando siamo sotto pressione, qualcuna di queste la perdiamo per strada ed esplode. Dobbiamo assolutamente liberarcene” ha dichiarato Jones durante la conferenza stampa post-match.

“Il team ha fatto parecchia strada dal trauma di quattro anni fa ma ci vuole tempo affinché sia tutto risolto. Quando affrontiamo momenti difficili, partite difficili, c’è sempre quel ricordo che fa capolino nella testa dei giocatori e per loro risulta ancora difficile sbarazzarsene. Stiamo consultando degli esperti al riguardo”.

Jones è sicuro che il raduno estivo che precederà la Coppa del Mondo in Giappone darà ampie possibilità al gruppo per lavorare su questa fragilità.

“Quando abbiamo vinto 18 partite di fila, quella debolezza era comunque presente. Adesso è venuta totalmente alla luce ed è un bene questo perché finalmente abbiamo capito quale sia l’aspetto che dobbiamo aggiustare una volta per tutte, quello che ci impedisce ancora di essere il team migliore al mondo”.

Il mediano di mischia con più caps nella nazionale inglese, Ben Youngs (Leicester Tigers) non condivide il parere espresso dall’ head coach Eddie Jones sul perché il team sia ancora così vulnerabile.

“Non credo che sia quella la causa. Abbiamo solo bisogno di capire meglio cosa vogliamo portare a casa da ogni partita” ha detto Youngs.

“Oggi ci guardiamo allo specchio chiedendoci: ‘cosa abbiamo combinato, come abbiamo fatto a perdere il filo di una partita come quella’. Pensavamo di avere il match in pugno ed invece il lavoro era tutt’altro che concluso. Siamo stati troppo lascivi, troppo impacciati con la palla. È stato davvero deludente. Sarà qualcosa su cui rifletteremo a lungo”.

Jones ha sostituito il capitano Owen Farrell al 71’ proprio quando il match entrava nella sua fase più critica. Farrell è riuscito a regalare due marcature agli scozzesi, una con l’intercetto del tallonatore Stuart McInally e un’altra con Finn Russell, ed è stato anche molto fortunato a cavarsela con solo una penalità dopo un placcaggio a spalla chiusa su Darcy Graham.

“Owen non era più in partita, perciò abbiamo deciso di sostituirlo con George Ford, un eccellente giocatore che pensavamo potesse ribaltare le cose: ed è stato così, in effetti. Troppo tardi, certo. É comunque una sconfitta per noi”.

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