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Rugby Australia intende annullare il contratto di Israel Folau


Rugby Australia Chief Executive, Raelene Castle e il CEO del NSW Rugby Union, Andrew Hore hanno rilasciato ieri un comunicato stampa in merito alla situazione di Israel Folau.

Rugby Australia e il New South Wales Rugby Union hanno ripetutamente cercato di contattare il giocatore, sia direttamente che attraverso i suoi legali, dalle 6:30 del pomeriggio di mercoledì. Folau non si è mai reso reperibile, fino a ieri quando finalmente ha incontrato le due organizzazioni in privato.

“Nonostante Israel Folau abbia tutto il diritto di esprimere le sue credenze religiose, il modo in cui ha espresso le sue idee è assolutamente incompatibile con i valori di uno sport come il rugby. Rugby Australia e il NSW Rugby Union si dissociano dalle parole del giocatore.

Israel non ha capito così ci si aspetta da lui come impiegato presso Rugby Australia e NSW Waratahs. Non ha capito che non può diffondere contenuti sulle piattaforme social che condannano e discriminano le persone sulla base della loro sessualità.

Il rugby è uno sport inclusivo, che lavora ogni giorno per unire le persone. Vogliamo che tutti si sentano al sicuro, che si sentano benvenuti nel nostro sport, dove non esiste alcuna discriminazione di razza, genere, religione e dove non è ammesso nessun tipo di linguaggio che isola, divide o insulta le persone.

Abbiamo reso formalmente chiaro a Israel che qualsiasi genere di post o commento sui social che può essere in qualsiasi modo discriminatorio verrà perseguito con atti disciplinari. In assenza di fattori attenuati, è nostra intenzione sciogliere il contratto con Folau”.

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